lunedì 17 maggio 2010

Cos'è la casa passiva?

La soluzione più vantaggiosa per il risparmio energetico del riscaldamento domestico è la casa passiva: essa è un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. La casa è detta passiva perché la somma degli apporti passivi dell'irraggiamento solare che entra dalle finestre e del calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda. I requisiti energetici necessari a riscaldare una abitazione vengono di norma espressi in termini di energia (kWh) per unità di superficie e per anno (kWh/m2anno). Il requisito fondamentale di una casa passiva è il valore massimo di dispersione termica che non deve superare i 15 kWh/m2anno: tali prestazioni si ottengono ricorrendo il più possibile alla solarizzazione passiva, con l'adozione di isolamento termico ad altissime prestazioni su murature perimetrali, tetto e superfici vetrate e mediante l'adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico.
L'energia necessaria a pareggiare il bilancio termico dell'edificio è tipicamente fornita da sistemi non convenzionali (es. pannelli solari o pompa di calore per riscaldare l'aria dell'impianto di ventilazione controllata a recupero energetico).
Putroppo da noi in Italia ci vorrà ancora molto tempo prima che la casa passiva (per capirci, quella dell'altoatesino Casa Clima) diventi un modello diffuso.

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