sabato 26 giugno 2010

Il mercato che verrà, secondo il Cresme

[rielaborazione nostra]

venerdì 25 giugno 2010

Fondi europei finanziano l'edilizia privata

E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la modifica del regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) che prevede la possibilità di utilizzare fino al 3% delle risorse dei programmi operativi 2007-2013 finanziati con i fondi strutturali europei per finanziare interventi edilizi privati, nell`ambito di operazioni di riqualificazione urbana.

In base al nuovo regolamento europeo, i fondi comunitari potranno essere utilizzati per 3 tipologie di interventi:  il rinnovo delle parti comuni in abitazioni multifamiliari esistenti, il rinnovo e la sostituzione (demolizione/ricostruzione) di edifici esistenti,  il rinnovo ed il cambio di destinazione d`uso di edifici di proprietà di autorità pubbliche o di soggetti senza scopo di lucro da destinare a famiglie a basso reddito o a persone con esigenze particolari. Il totale delle risorse da destinare alle soprarichiamate tipologie di interventi ammonta a 917 milioni di euro di cui 739 milioni di euro nel Mezzogiorno e 178 milioni di euro nel Centro-Nord.
Queste risorse, destinate ad interventi su edifici privati, potrebbero permettere di realizzare interventi di riqualificazione piu` articolati in quanto andrebbero ad aggiungersi ai 2,7 miliardi di euro gia` previsti nei programmi regionali per realizzare interventi di riqualificazione degli spazi pubblici nelle zone urbane degradate. [edilio.it]

giovedì 24 giugno 2010

Grandi opere vs. piccole opere

Riporto un interessante scenario elaborato dal CRESME per il prossimo futuro del mercato edile.
"Le opere pubbliche avrebbero dovuto giocare nella crisi un ruolo importante di sostegno all'economia, ma la scarsità di risorse sembra aver visto privilegiare una scelta chiara: a livello nazionale prevalgono le grandi opere e i settori innovativi come il partenariato pubblico e privato, il facility management, l'energy technology, in forte crescita, mentre il quadro delle piccole opere pubbliche tradizionali si trova a svolgere un ruolo decisamente minore rispetto al passato. Basti pensare che in Lombardia nel 2002 le opere pubbliche messe in gara erano state 5347 per 3.4 miliari di euro; nel 2009 a parità di importo sono state solo 2000. Le opportunità di lavoro nel settore pubblico per le imprese di costruzioni si sono ridotte di due volte e mezzo in soli sette anni. La dimensione media dell'appalto è passata da 682mila euro a 1.9 milioni.In Italia, dalle 35500 gare del 2002 per un importo di 24.3 miliardi di euro, si è scesi alle 18747 gare del 2009 [però] per 31.7 miliardi di euro".

mercoledì 23 giugno 2010

Gli anni che verranno

Il CRESME nel suo rapporto 2010 ha previsto quali mercati tradizionali cresceranno. Il comparto residenziale potrà tornare a crescere dal 2011 e nel 2013 grazie agli effetti (ritardati...) del Piano Casa 2, in particolare per l'ampliamento delle villette mono o bifamiliari. Questo tipo di ampliamenti favorirà noi progettisti, la distribuzione e le piccole imprese edili. Il CRESME stima che l'8% degli aventi diritto coglieranno l'occasione e costruiranno, con un mercato potenziale di 4 miliardi e mezzo di euro già a partire dal prossimo anno (880 mln) e ben di più in seguito.Un totale di 20mila abitazioni. Nel frattempo si vedranno gli effetti del nuovo piano di edilizia. A farla da padrone, comunque, saranno ancora le ristrutturazioni, che tra la'tlro nel 2009 erano già cresciute del 17% nonostante il calo del settore immobiliare e la crisi economica. Questo tipo di dinamica l'abbiamo già vista ventanni fa, ma questa volta si punta finalmente ad una ristrutturazione tecnologica. Ma la questione di fondo che il sistema di imprese deve affrontare non è solo congiunturale, ma strutturale: il mercato delle costruzioni deve fare i conti con un processo di riconfigurazione della domanda.

martedì 22 giugno 2010

2011: cosa succederà?

Siamo a metà di un anno caratterizzato dalla flessione dell'occupazione e dalla difficile capacità di tenuta di una parte del sistema d'impresa; così sarà anche l'anno prossimo. Nel settore edilizio del 30% del mercato immobiliare e tre anni di flessione incidono sulla produzione e sui bilanci di molte imprese. E' vero che i dati di mercato, come abbiamo visto, mostrano negli ultimi mesi del 2009 e nei primi del 2010 qualche segnale di ripresa o di assestamento della caduta, ma serve ben altro per superare il guado. E'probabile che il 2010 sia l'anno dell'assestamento verso il basso e che solo nel 2011 si potranno confermare i primi segnali di ripresa, queste sono le stime del CRESME. Ma la questione di fondo che il sistema di imprese deve affrontare non è solo congiunturale, ma strutturale: il mercato delle costruzioni deve fare i conti con un processo di riconfigurazione della domanda che, la crisi attuale da un lato e gli anni 2000 dall'altro, sembrano aver già disegnato. Le chiavi per vincere le sfide poste dalla crisi sono e saranno la capacità di prevedere e la capacità di cogliere le nuove direzioni del mercato.

lunedì 21 giugno 2010

Autorizzazioni paesaggistiche

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 10 giugno ha approvato un regolamento che semplifica le procedure previste per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per interventi di lieve entità che non comportino alterazione dei luoghi o dell'aspetto esteriore degli edifici. Cambiano l'iter procedurale ed anche la tempistica. Il regolamento di semplificazione riguarda un'elevata percentuale di pratiche di autorizzazione paesaggistica; oltre ad introdurre forti elementi di efficacia e di efficienza nella gestione delle pratiche dovrebbe migliorare la gestione della nuova procedura entrata in vigore il 1° gennaio 2010. Il regolamento prevede infatti il dimezzamento dei tempi procedurali (60 giorni invece di 105), un forte alleggerimento dell'onere di comunicazione e di documentazione a carico del cittadino e l'eliminazione di un passaggio procedurale (la pronuncia del soprintendente) quando la pratica appaia suscettibile di definizione negativa dinanzi all'amministrazione locale preposta alla gestione del vincolo.La definizione dei nuovi piani paesaggistici congiunti Stato-Regioni consentirà di ridurre lo spazio di discrezionalità dell'autorizzazione paesaggistica e di concordare regole d'uso del territorio condivise.

domenica 20 giugno 2010

Gli obiettivi della certificazione energetica

  • Migliorare la trasparenza del mercato immobiliare fornendo agli acquirenti ed ai locatari di immobili un'informazione oggettiva e trasparente delle caratteristiche e delle spese energetiche dell’immobile.
  • Informare e rendere coscienti i proprietari degli immobili del costo energetico relativo alla conduzione del proprio “sistema edilizio” in modo da incoraggiare interventi migliorativi dell’efficienza energetica della propria abitazione.
  • La certificazione consente agli interessati di ottenere dal fornitore/venditore di un immobile informazioni affidabili sui costi di conduzione.
  • L’acquirente deve poter valutare se gli conviene spendere di più per un prodotto migliore dal punto di vista della gestione e manutenzione.
  • Anche i produttori ed i progettisti possono confrontarsi in tema di qualità edilizia offerta.
  • I proprietari che apportano miglioramenti energetici importanti ma poco visibili, come isolamenti termici di muri, tetti, etc., possono veder riconosciuti i loro investimenti. [fonte:wiki]