sabato 24 luglio 2010

Novità per l'acustica


Con un decreto legislativo atteso per l'autunno verrà introdotto l'obbligo della certificazione acustica degli edifici a partire dal 2011. Si tratterà di un tipo di classificazione basata su misure effettuate al termine dell’opera edilizia per consentire di informare i futuri abitanti sulle caratteristiche acustiche della stessa e di tutelare i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio (progettisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, venditori, ecc.) da possibili successive contestazioni. Sono previste quattro differenti classi di efficienza acustica: si va dalla classe 1, che identifica il livello più alto (più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (più rumoroso), che però la maggioranza degli edifici italiani oggi esistenti non raggiunge neppure. La valutazione riguarderà le singole unità immobiliari e non l'intero edificio. Saranno oggetto di classificazione l’isolamento di facciata, l’isolamento rispetto ai vicini (sia per i rumori aerei, sia per i rumori di calpestio) e il livello sonoro degli impianti; nel caso degli alberghi saranno considerati anche gli isolamenti acustici fra ambienti della stessa unità immobiliare (es. fra le camere).
La scelta di utilizzare la media energetica (invece di quella matematica) come indice unico rappresentativo di efficienza è stata tra gli argomenti più dibattuti durante il processo di approvazione finale della norma. Comunque, per fornire all’utilizzatore informazioni complete ed esaurienti, la norma prevede che l’indice sia integrato da altri cinque valori numerici.

venerdì 23 luglio 2010

Un modello comune europeo per l'ecocasa mediterranea

Le regioni del Mediterraneo, di fronte al cambiamento climatico, alla scarsità delle risorse, alle implicazioni derivanti dalle costruzioni “insostenibili” e “precarie”, hanno sviluppato infatti proprie strategie, una diversa dall'altra. In questo contesto il progetto IRH-MED, attuato nell’ambito del programma MED dell’Unione Europea, intende concretamente sviluppare azioni che contribuiranno a consolidare l’affermarsi di un’edilizia residenziale propria dell’area Mediterranea, incoraggiare l'utilizzo di modelli ecologicamente responsabili, creare nuove opportunità di mercato per le piccole e medie imprese impegnate in questo settore di attività. In particolare, l’azione di IRH MED è finalizzata a: spingere il mercato verso un’edilizia residenziale innovativa mediterranea, attento alle tematiche dell’efficienza energetica invernale ed estiva, del risparmio idrico ecc.; definire un Marchio di Qualità di edilizia residenziale innovativa mediterranea e una rete di operatori, di produttori di materiali e di tecnologie per supportare l’avvio di tale mercato; raccogliere le migliori pratiche nazionali ed europee; definire linee guida.

giovedì 22 luglio 2010

Alfano incontra i Professionisti

Ieri pomeriggio i rappresentanti degli Ordini e dei Collegi professionali hanno incontrato il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, per presentagli ufficialmente il documento unitario e condiviso di proposta di riforma delle professioni.I contenuti del documento sono stati illustrati martedì scorso dalla presidente del CUP, Marina Calderone, al Corriere della Sera. I punti fermi della proposta sono quelli già noti: il ripristino delle tariffe minime, la copertura assicurativa obbligatoria, un maggiore rigore nel controllo della deontologia e nell’esercizio del sistema disciplinare. Molto precisa è la definizione di professione intellettuale, intesa come lavoro che richiede una prestazione intellettuale e un titolo di studio universitario (o di un percorso formativo equivalente), il superamento dell’esame di Stato e l’iscrizione ad un Albo. L’obiettivo è quindi quello di distinguere in maniera netta i professionisti dagli altri lavoratori autonomi. “Il principio cardine della posizione condivisa con i colleghi degli Ordini - ha spiegato Marina Calderone come riporta Edilportale - è di alzare il livello di tutela dei cittadini. Quando ci si rivolge a un soggetto che deve somministrare una consulenza o una prestazione professionale, è necessario che sia chiaro con chi l’utente abbia a che fare”.

mercoledì 21 luglio 2010

Forti voci contro il ddl

La Federazione Nazionale Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti ha pubblicato sulla propria pagina Facebook una lettera nella quale, con un tono decisamente sarcastico, si rivolge al deputato Toto dicendogli, in primo luogo, che “il Paese ha bisogno di legislatori che conoscano le materie per le quali hanno la pretesa di legiferare” e che “lei non è architetto, non è ingegnere e non svolge la professione direttamente e da anni, ma si occupa di trasporti ed è laureato in legge”. Dopo aver spiegato che “Le modalità di calcolo strutturale e le numerosissime leggi che integrano e compongono lo stesso calcolo non variano al variare dal fattore sismico” e che “tra la zona sismica 1 e 2 e la zona sismica 3 e 4 non cambia assolutamente nulla”, la FNAILP chiede al deputato Toto di stracciare la proposta di legge e addirittura di scusarsi per averla presentata. Con riferimento al ddl 3493 Toto, secondo INARSIND è incomprensibile che l’Avvocato Toto abbia ripresentato sostanzialmente la stessa proposta della Vicari (con la differenza che la modesta costruzione si è abbassata a 4.500 mc) aggravata dal fatto che, se la legge venisse approvata, queste competenze potrebbero essere svolte anche in “zona a rischio sismico non elevato per edifici con non più di tre piani fuori terra oltre al piano interrato o seminterrato e in  zona a rischio sismico elevato per edifici con  non più di due piani fuori terra, oltre al piano interrato o seminterrato”.

martedì 20 luglio 2010



Un gruppo di giovani architetti veneti che opera coniugando innovazione e sostenibilità, sta realizzando un nuovo complesso di edilizia residenziale pubblica a Rovigo. Vincitore del concorso a procedura aperta indetto dall'Ater di Rovigo, il progetto vedrà l'avvio dei cantieri entro il prossimo settembre: venti alloggi aggregati destinati a un'utenza principalmente composta da anziani e persone con disabilità. [fonte: infobuild]: Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un'opera innovativa, a emergere evidenti sono quelle legate alle scelte di sostenibilità compiute dai progettisti, in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla qualità della vita. A partire dall'impiego di materiali di costruzione che non abbiano emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi: dall'intonaco dei muri, al legno delle strutture e  degli infissi, e ancora ai materiali per la coibentazione e la pavimentazione. Poi, il progetto contempla l'applicazione di tecnologie passive e attive per il controllo climatico estate-inverno (una serra solare a doppia altezza garantisce l'effetto camino e una ventilazione naturale controllata), per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche (copertura a falda rovescia con canalizzazione centralizzata nel vano distributivo), oltre che per il ricircolo di quelle grigie e la prima depurazione di quelle nere (mediante sistemi aggregati compatti dislocati in uno dei due vani tecnici). 

lunedì 19 luglio 2010

Addio alla Dia

A quanto pare, la Manovra economica potrebbe sostituire la Dia con la cosiddetta Scia, segnalazione certificata di inizio attività. Si tratta di una «segnalazione» dell’interessato, che va a sostituire ogni «atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso» nei casi in cui il rilascio dipenda solo dagli accertamenti di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi. Quindi la Scia potrà essere utilizzata per avviare una nuova impresa, un’attività ma anche per i lavori edilizi. A quanto si evince dalla manovra, la Scia «attiene alla tutela della concorrenza», che è - fortunatamente - materia di esclusiva competenza statale, e come dice Edilportale potrà "travolgere come un ciclone tutta la normativa finora vigente sulla Dia, compresa quella regionale". Una mossa quindi molto forte che cancella in un colpo solo tutte le regole fin qui accumulate sull’attività edilizia regolata dalla Dia. E che ora dovrà essere digerita dalla Regioni. La Scia comunque riserva ancora un ruolo importante per i professionisti tecnici: non sono infatti autocertificabili le loro certificazioni. E dunque il cittadino deve sempre allegare le «attestazioni e le asseverazioni» che dimostrano l’esistenza dei requisiti e dei presupposti per consentire le verifiche alla Pa. E se del caso anche «gli elaborati tecnici necessari». Giusta o sbagliata, spererei quasi che sia l'ultima caotica modifica su questo spinoso argomento.

domenica 18 luglio 2010

Cogenerazione: i vantaggi

Con la cogenerazione si sfrutta meglio l’energia contenuta nel combustibile, ovvero a parità di energia utile prodotta, si consuma meno combustibile. Inoltre la cogenerazione consente la riduzione dei costi di gestione degli impianti di produzione dell’energia, limitando le perdite di impianto, e soprattutto, permette di avere costi di produzione altamente competitivi, a partire dalle fasce orarie tariffarie a maggior costo elettrico unitario. A livello operativo la cogenerazione consente la riduzione del rischio black-out. Riguardo all'ambiente permette la riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili per riscaldamento e la diminuzione dell’emissione di CO2, responsabile primaria dell’effetto serra, consentendo di adempiere alle prescrizioni previste dal Protocollo di Kyoto e consentendo un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche tradizionali (petrolio, carbone, gas naturale). La cogenerazione beneficerà di semplificazioni amministrative e di nuovi criteri in base ai quali saranno rilasciati i “certificati bianchi”, titoli di efficienza energetica che sono scambiati sul mercato e hanno un valore economico; la normativa consente poi una defiscalizzazione del gas naturale usato come combustibile per la cogenerazione.