venerdì 14 maggio 2010

Gli architetti di Roma contro il ‘pasticcio DIA’

Una norma pasticciata e sostanzialmente inutile”. Così l’Ordine degli architetti di Roma ha definito la modifica al Decreto Incentivi riguardante la DIA. E' rimasta inascoltata la proposta di modifica del CNAPPC per garantire la sicurezza degli interventi di manutenzione straordinaria.
Come prevedevo, la questione fa ancora discutere. Questa volta è il turno dei romani, che hanno lamentato il disagio di noi professionisti rispetto alla nuova procedura. Niente obbligo di collaudo né di verifica sulla conformità di una manutenzione edile straordinaria e niente attività di direzione lavori. Come già avevo scritto, la nuova procedura prevede solo che il proprietario trasmetta al Comune una relazione firmata da un tecnico abilitato prima dei lavori. Con il solo rischio di una spesa minima di 258 euro si può continuare a fare a meno del professionista... come se si pensasse che la sua prestazione valga meno.
Ora, la procedura sicuramente danneggia noi professionisti, ma uscendo dalle ripercussioni economiche per la categoria ci sono anche gli i rischi pratici, costruttivi e sociali di questa liberalizzazione: c'è un problema di qualità per la collettività, ma c'è anche il livello di qualità inteso in senso stretto: l'edilizia italiana secondo me è una grande edilizia nonostante tutto, quindi cerchiamo di salvaguardarne i meriti senza furbate.

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