lunedì 28 giugno 2010

Margherita Hack e il futuro energetico italiano

Ieri ho avuto l'occasione di partecipare ad un dibattito politico sul tema "Quale futuro energetico per l'Italia?"che aveva Margherita Hack come ospite d'onore. Il dibattito è stato decisamente "politico", purtroppo, e dopo aver attraversato una lunga fase di teorizzazioni inutli e poco costruttive si è concluso con una serie di litigi tra promotori e pubblico, degni del peggior salotto televisivo. Ovviamente, gli unici momenti buoni della serata sono stati quelli in cui parlava Margherita Hack. La scienziata, competente e cortese, ha fornito una analisi della situazione attuale e futura per le fonti energetiche nel nostro paese, ed è riuscita a mantenersi super partes mentre analizzava i pro e i contro. La verità, secondo lei, è che l'Italia non potrà sperare di sostituire radicalmente metano (50% del fabbisogno) e petrolio (9%) con le fonti rinnovabili: non per una mera questione di investimenti, ma di reale potenzialità. Ad oggi, secondo la Hack, in italia ha un vero senso solo la idroelettrica (13% del fabbisogno), anche se ormai il suo potenziale massimo è già stato raggiunto; l'eolica e la solare-termica potrebbero essere le nuove due vie, ma in realtà non abbiamo la struttura territoriale nè le potenze (eoliche) necessarie per compensare l'esborso finanziario. Insomma, tempi lunghi e risultati incerti, nel frattempo il governo sta già finanziando tramite tasse questi progetti, con l'obiettivo di decuplicare la tassazione. E quindi? E quindi, un po' a sorpresa, secondo la Hack l'unica reale soluzione per noi è l'energia nucleare. Tanto voluta dalla destra quanto odiata dalla sinistra, in realtà pare essere l'unica vera ...alternativa, e secondo la Hack la sua reale pericolosità è bassissima.

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