domenica 27 giugno 2010

E' il momento giusto, servono gli strumenti giusti!

Secondo il Cresme la crisi che dobbiamo attraversare ha una portata di rilievo che va oltre il tema di riduzione e coincide con la riconfigurazione della domanda. A leggere quello che le analisi più ampie del mercato mostrano, i paradigmi del mercato del dopo crisi, ci sono già tutti. Lo scenario che abbiamo di fronte fissa quattro questioni di fondo: la crisi è un guado che dura comunque tre o quattro anni, non uno soltanto; la gestione del credito è oggi vitale; la gestione del credito è oggi vitale; la crisi produrrà comunque selezione, la domanda non accontenta più tutti i modelli di offerta; il mercato che avremo davanti dopo la crisi no sarà più quello di prima. Le politiche oggi dovrebbero, allora, sostenere il superamento di questa fase: in termini di opere pubbliche dedicate, in termini di sostegno al credito. Ma allo stesso tempo l'offerta deve rapidamente riorganizzarsi, riqualificarsinell'efficienza organizzativa e dimenticare le facili redditività che il boom degli anni 2000 ha generato su tutti i piani. Le strade da seguire sembrano essere già tracciate e ruotano intorno ai temi dell'innovazione e della qualità.  Se questo è vero, per noi questi sono i punti su cui concentrarci per migliorare il nostro lavoro, per aprirci vere opportunità. La crisi, con tutte le sue derivazioni negative, ha portato finalmente quel salto di qualità nella progettazione che da tempo ci auguravamo! Siamo pronti alle nuove esigenze? Le case passive, il risparmio energetico, le competenze per progettare e certificare la classe A... Per aiutarci, ovviamente, dobbiamo dotarci degli adeguati strumenti, che sono competenze ma soprattutto sistemi informatici adeguati e che guidino una precisa realizzazione di questi standard. Per fortuna diverse software house dedicate all'edilizia lo hanno capito da tempo, e diversi strumenti sono ormai perfettamente performanti e certificati per aiutarci.

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