martedì 22 giugno 2010

2011: cosa succederà?

Siamo a metà di un anno caratterizzato dalla flessione dell'occupazione e dalla difficile capacità di tenuta di una parte del sistema d'impresa; così sarà anche l'anno prossimo. Nel settore edilizio del 30% del mercato immobiliare e tre anni di flessione incidono sulla produzione e sui bilanci di molte imprese. E' vero che i dati di mercato, come abbiamo visto, mostrano negli ultimi mesi del 2009 e nei primi del 2010 qualche segnale di ripresa o di assestamento della caduta, ma serve ben altro per superare il guado. E'probabile che il 2010 sia l'anno dell'assestamento verso il basso e che solo nel 2011 si potranno confermare i primi segnali di ripresa, queste sono le stime del CRESME. Ma la questione di fondo che il sistema di imprese deve affrontare non è solo congiunturale, ma strutturale: il mercato delle costruzioni deve fare i conti con un processo di riconfigurazione della domanda che, la crisi attuale da un lato e gli anni 2000 dall'altro, sembrano aver già disegnato. Le chiavi per vincere le sfide poste dalla crisi sono e saranno la capacità di prevedere e la capacità di cogliere le nuove direzioni del mercato.

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