giovedì 24 giugno 2010

Grandi opere vs. piccole opere

Riporto un interessante scenario elaborato dal CRESME per il prossimo futuro del mercato edile.
"Le opere pubbliche avrebbero dovuto giocare nella crisi un ruolo importante di sostegno all'economia, ma la scarsità di risorse sembra aver visto privilegiare una scelta chiara: a livello nazionale prevalgono le grandi opere e i settori innovativi come il partenariato pubblico e privato, il facility management, l'energy technology, in forte crescita, mentre il quadro delle piccole opere pubbliche tradizionali si trova a svolgere un ruolo decisamente minore rispetto al passato. Basti pensare che in Lombardia nel 2002 le opere pubbliche messe in gara erano state 5347 per 3.4 miliari di euro; nel 2009 a parità di importo sono state solo 2000. Le opportunità di lavoro nel settore pubblico per le imprese di costruzioni si sono ridotte di due volte e mezzo in soli sette anni. La dimensione media dell'appalto è passata da 682mila euro a 1.9 milioni.In Italia, dalle 35500 gare del 2002 per un importo di 24.3 miliardi di euro, si è scesi alle 18747 gare del 2009 [però] per 31.7 miliardi di euro".

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