mercoledì 9 giugno 2010

Alcune proposte concrete

L'agricoltura, spiega il parlamentare leghista Giampaolo Dozzo, può fornire un contributo significativo alla produzione alternativa di energia, ma anche come 'ambiente ospitante' per impianti eolici e solari, più semplici da collocare nelle aree rurali. Naturalmente, e anche qui le forze politiche parlano con una voce sola, serve l'incentivo fiscale per invogliare ad investire nelle rinnovabili: per questo, in tutte le proposte è previsto che l'energia di origine agricola reimpiegata nell'impresa agricola sia esente da qualunque accisa.
Il deputato Guglielmo Vaccaro del Pd propone invece un programma di interventi 'verdi' che coinvolga i due terzi degli edifici pubblici, comprese le sedi istituzionali, le scuole, gli ospedali e gli uffici. Si tratterebbe di interventi per il risparmio e l'efficienza energetica in grado di ridurre di un terzo la quantità di energia consumata, sviluppando al tempo stesso l'utilizzo di fonti rinnovabili per soddisfare il 30% del fabbisogno energetico. Una soluzione, sottolinea il parlamentare del Pd, che garantirebbe una sostanziosa crescita delle imprese del settore con un aumento degli occupati, valutabile in 300mila posti in più a regime.
Anche il Pdl, con la proposta del deputato Gaetano Nastri, punta al risparmio energetico fra le mura domestiche e negli edifici pubblici. Prevedendo, ad esempio, che sin dalla fase progettuale le nuove costruzioni siano dotate di regolatori ambientali della temperatura per gestire con più raziocinio i consumi. Un obbligo, questo, vincolante per la concessione edilizia o la certificazione di abitabilità ed agibilità degli edifici.

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