venerdì 11 giugno 2010

Senato: proposte innovative per le fonti energetiche

In questi giorni di gran fermento è stato presentato in Senato un disegno di legge sulle fonti energetiche di cui stiamo parlando in questi giorni. A quanto pare, la proposta legislativa punta a favorire il miglioramento dell’efficienza energetica nel settore dei consumi civili, che assorbono poco meno di un terzo dell’intero fabbisogno energetico nazionale; inoltre vuole semplificare le procedure per la realizzazione di impianti di produzione d’energia alimentati da fonti rinnovabili e promuovere un uso più razionale dell’acqua nel settore civile.
Diverse le proposte interessanti. L’articolo 2 introduce il principio che gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili siano considerati strutture di pubblica utilità e quindi non sottoposti alle tassazioni comunali.
L’articolo 5 prevede che negli edifici di nuova costruzione e in quelli sottoposti a ristrutturazioni radicali, almeno il 50% del fabbisogno energetico provenga da impianti alimentati da fonti rinnovabili (fatti salvi i limiti conseguenti da vincoli ambientali, paesaggistici o relativi alla salvaguardia dei beni culturali), e al comma 2, che tutti gli edifici di proprietà pubblica siano sottoposti entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge ad audit energetico-ambientale che ne accerti il rendimento energetico e definisca costi e tempi di ammortamento degli interventi necessari a portare i consumi di energia primaria entro gli indici di prestazione energetica attualmente in vigore.
Altre ancora le proposte interessanti, che vanno a interessare maggiormente gli utenti finali e che complicheranno un po' la vita alle PA, sempre che tutto vada in porto.

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